Ogni giorno, prima che il sole sorga, da ogni rifugio, bivacco o antro naturale disseminato lungo le Alpi, le cordate escono e si allungano sui ghiacciai e sulle rocce.

Come formiche da un formicaio o api da un alveare, si muovono, in ogni direzione, con velocità diverse e senza un apparente ordine. Ma ogni cordata, così come ogni formica o ape, sa esattamente dove andrà  e cosa dovrà affrontare. Rimane da sapere come ci andrà, come sarà la strada, quanto ci vorrà e infine se tornerà. Insomma delle incognite, finalmente delle incognite. Dubbi, pezzi di strada sconosciuti : finalmente.

Certo che nella vita di tutti i giorni ci sono dubbi, incertezze; ma nascono dal “troppo pensare” dalla routine. Tra i monti è molto più semplice: da un lato c’è la natura con tutta la sua maestosità dall’altra ci siamo noi e basta. Noi le nostre ambizioni e emozioni i nostri muscoli e polmoni. E’ tutto ridotto ad un semplice confronto: salgo- non salgo; vado avanti o torno indietro.